Si è conclusa il 3 novembre la 20° edizione del Trieste Science+Fiction Festival, la più importante rassegna italiana dedicata alla fantascienza, un evento che ha proposto in anteprima e in esclusiva una nutrita offerta di film, corti e serie per un totale di 19 film, documentari, una serie coreana antologica SF8 di cui vi parleremo qui su Players, e 4 programmi di cortometraggi.

Ecco i vincitori, con relativa motivazione e sinossi.

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Vincitore Premio Méliès d’argent – Lungometraggi TS+FF2020

“The Trouble with Being Born” di Sandra Wollner (Austria, Germania)

Motivazione
Un film poetico e controverso, un’opera che parte da una spunto fantascientifico per presto dirottarsi al di fuori delle coordinate del genere inserendosi in un ambito decisamente “d’autore”. Complesso, allusivo, pone molte domande su temi quali la solitudine e soprattutto l’amore in tutte le sue forme (anche quelle più morbose) riuscendo a creare un ritmo e un’atmosfera che affascinano e inquietano allo stesso tempo.  Dopo aver apprezzato tutti i film in concorso, i giurati hanno indicato come vincitore del Méliès d’argento il film diretto dalla regista Sandra Wollner “The Trouble with Being Born”.

Sinossi

Elli è un’androide che vive con un uomo che chiama papà. Passano insieme l’estate: di giorno nuotano nella piscina, mentre la notte lui la porta a letto. Elli condivide con lui i ricordi e tutto quello che lui le programma di ricordare: memorie che significano tutto per lui, ma niente per lei. Tuttavia, una notte Elli si dirige verso il bosco spinta dall’eco di un vago ricordo. La storia di una macchina e dei fantasmi che tutti ci portiamo dentro.

Menzione speciale Premio Méliès d’argent – Lungometraggi TS+FF2020

“Post Mortem” di Péter Bergendy (Ungheria)

Motivazione
Un horror cupo che si basa su un’ottima messa in scena e una bellissima ambientazione storica. Siamo nel primo dopoguerra ai tempi dell’epidemia della spagnola e il terrore si diffonde in un villaggio di contadini. Il realismo dei loro volti, la macabra e gelida presenza dei morti in mezzo ai vivi sono da brivido. I cadaveri siano i veri protagonisti. La menzione speciale è attribuita ad un film che si inserisce pienamente nel concetto di genere: “Post Mortem” di Péter Bergendy.

Sinossi
A seguito delle distruzioni causate dalla Prima guerra mondiale e dalla febbre spagnola, innumerevoli spiriti sono rimasti intrappolati nel nostro mondo. Tomas, un giovane giramondo che si occupa di fotografie artistiche di cadaveri, incontra una ragazzina orfana, Anna, e finisce in un piccolo villaggio ungherese durante il gelido inverno del 1918. Mano a mano che impara a conoscere la vita e gli abitanti del paese, sente di dover scappare: solo una visione notturna e la certezza dell’esistenza dei fantasmi lo trattengono. Con l’aiuto degli strumenti a sua disposizione, decide di indagare le intenzioni dei fantasmi e di trovare un modo per liberarsene.

Premio Méliès d’argent – Cortometraggi
Il concorso è organizzato in collaborazione con la Méliès International Festivals Federation (MIFF) ed è riservato ai cortometraggi di genere fantastico di produzione europea. Il premio è assegnato al cortometraggio che riceve il maggior numero di voti dal pubblico.

Vincitore Premio Méliès d’argent – Cortometraggi TS+FF2020

“The Recycling Man” di Carlo Ballauri (Italia)

Sinossi
In un quartiere suburbano, affollato ma solitario, un ragazzo immobilizzato su una sedia a rotelle combatte la noia spiando i suoi vicini e conosce Sarah. La nuova amicizia viene interrotta quando un uomo minaccia la ragazza con un cacciavite.

 

Premio RAI4
RAI4, media partner di Trieste Science+Fiction Festival 2020, assegna il Premio RAI4 al miglior film della selezione ufficiale Neon.

Vincitore Premio RAI4 TS+FF2020

“Post Mortem” di Péter Bergendy (Ungheria)

Motivazione
La ricostruzione storica impeccabile nello scenario della pandemia ‘Spagnola’ che ha travolto il Mondo nel 1919, è potente e sconvolgente per la casuale analogia con l’attuale presente. Il tema di fondo coniuga brillantemente l’immaginario folclorico, la superstizione contadina, l’universo magico-religioso con l’esperienza tecno-scientifica d’inizio 900 tra fotografia e fonografia, per produrre un horror di grande qualità tra realismo ed echi del cinema espressionista. Con questi presupposti, per aver attualizzato sapientemente un genere classico come quello dei fantasmi, il premio RAI4 è assegnato a “Post Mortem” di Péter Bergendy.

Menzione Speciale Premio RAI4 TS+FF2020

“Mortal” di André Øvredal (Norvegia, USA, UK)

Motivazione
In un meraviglioso paesaggio scandinavo, il mistero e il soprannaturale irrompono lentamente innescando un viaggio interiore e la fuga di un’insolita coppia dalle minacce degli ottusi inseguitori stranieri. La Norvegia, si riappropria con intelligenza e senza complesso d’inferiorità della propria mitologia e il risultato è una sorprendente visione che strappa il mantello patinato all’immaginario dominante nell’universo fantasy dei supereroi nordamericani. Per questi motivi e nella speranza che il regista sia capace di resistere alle sirene Marvel e DC, la menzione speciale RAI4 va a “Mortal” di André Øvredal.

Sinossi
Eric, un giovane escursionista americano nelle terre desolate della Norvegia occidentale, uccide accidentalmente e inspiegabilmente un adolescente, venendo poi arrestato. Prima di essere interrogato, incontra Christine, una giovane psicologa che cerca di capire cosa sta davvero succedendo: è lei l’unica che gli crede e si interessa a lui. Presto si fa viva l’Ambasciata americana che vuole estradare Eric, ma lui riesce a fuggire assieme a Christine. Durante la fuga, braccato dalle autorità norvegesi e americane, scoprirà finalmente chi, o che cosa, è.

 

Premio Nocturno Nuove Visioni

Riconoscimento assegnato ad un’opera significativa e originale per l’evoluzione del cinema di genere da Nocturno, la principale rivista italiana dedicata al cinema di genere.

Vincitore Premio Nocturno Nuove Visioni TS+FF2020

“Meander” di Mathieu Turi (Francia)


Motivazione

Ci sono film che ti conquistano perché sanno proiettarti in un’atmosfera claustrofobica e di grande tensione, ci sono film che ami per la bellezza dei loro mostri, quelli che giocano con le aspettative e dagli incubi ti trasportano in un sogno….e poi c’è il film che sa essere tutte queste cose insieme.

Sinossi
Dopo aver accettato un passaggio da uno sconosciuto, Lisa si risveglia in un cunicolo. Al polso ha un braccialetto con un conto alla rovescia: capisce subito che ogni 8 minuti il fuoco brucia una sezione di quel labirinto. Per sopravvivere, non ha quindi altra scelta che strisciare verso le parti sicure. Per scoprire perché si trova la e come uscirne, Lisa dovrà affrontare i ricordi della figlia morta…

 

Premio CineLab Spazio Corto
Il premio è organizzato in collaborazione con il DAMS (Discipline delle arti della musica e dello spettacolo), Corso di studi interateneo Università degli Studi di Udine e Università degli Studi di Trieste, ed è riservato al miglior cortometraggio italiano presentato nella sezione Spazio Italia | Spazio Corto. Il premio è stato assegnato da una giuria composta dagli studenti Davide Beraldo, Mattia Cantarutti e Alessandro Dambrosi.

Vincitore Premio CineLab Spazio Corto TS+FF2020

“Guinea Pig” di Giulia Grandinetti e Andrea Benjamin Manenti

Motivazione
Dopo una lunga discussione e analisi di tutti i cortometraggi presentati si è deciso di premiare “Guinea Pig” di Giulia Grandinetti e Andrea Benjamin Manenti. Secondo la giuria il cortometraggio spicca per maggior completezza rispetto alle altre opere presentate, ciò si è deciso prendendo in considerazione l’ottima fotografia, un compartimento di design audio e colonna sonora davvero ottimi e delle interpretazioni notevoli. Non si manca di sottolineare l’apprezzamento nei confronti dell’idea, molto buona e perfettamente in linea con lo spirito fantascientifico del Festival. È stato inoltre apprezzato lo spirito artistico con cui si è deciso di procedere.

Sinossi
In un mondo dove il governo ha abolito ogni sorta di contatto fra essere umani, da quello visivo a quello sessuale, i cittadini sono sottoposti a un test annuale di controllo per verificare il progresso dell’empatia e dell’attrazione sessuale.



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Mara Ricci

Serie tv, Joss Whedon, Jane Austen, Sherlock Holmes, Carl Sagan, BBC: unite i puntini e avrete la mia bio. Autore e redattore per Serialmente, per tenermi in esercizio ho dedicato un blog a The Good Wife.

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